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Raccolta dati di campo e pubblicazione risultati

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Dal 5 al 26 novembre 2020

I Sistemi di Informazione Geografica (GIS) rappresentano uno strumento sempre più importante a supporto delle attività dei progetti di cooperazione in tutte le sue fasi; la diagnostica in fase di selezione delle aree di intervento, la raccolta dei dati in campo e relativa analisi, la pubblicazione e diffusione dei risultati, trovano nel GIS un potente sostegno grazie alla creazione di molteplici applicativi e software multilingua open source oltre alla disponibilità in continuo aumento di dati aperti resi accessibili senza restrizioni o costi.

Il corso, organizzato dalla Scuola COSPE e da Ong 2.0, due realtà all’avanguardia in Italia per la formazione in ambito cooperazione internazionale e non profit, si compone di due moduli,  frequentabili anche singolarmente, alla fine dei quali i/le partecipanti acquisiranno le competenze necessarie per poter usare con professionalità gli strumenti GIS con particolare attenzione al loro impiego in contesti di attività di cooperazione allo sviluppo. Il percorso formativo sarà introdotto da una lezione in cui verranno illustrate le peculiarità dell’utilizzo del GIS in contesti difficili per l’accessibilità alle risorse informatiche e ai dati ma nei quali è comunque importante riuscire a produrre risultati di livello e con metodologie e strumenti sostenibili. Tutti gli strumenti, i software, le applicazioni per smartphone ed i dati usati saranno open, scaricabili ed utilizzabili  senza necessità di acquisto di licenze, per assicurare la ripetibilità di quanto appreso durante il corso.

Scadenza iscrizioni 10 ottobre

Raccolta dati di campo e pubblicazione risultati

150 Sconto del 10% per si iscrive ad entrambi i moduli GIS
  • 7 lezioni
  • 10,5 ore

Dettaglio del corso

Moduli

1. Introduzione alla raccolta di dati con dispositivi mobili nei progetti di cooperazione (docente Giuliano Ramat)
Che cosa è un GIS, di quali e quanti elementi si compone, come si può scomporre in fasi l’attività GIS e in quali ambiti si applica maggiormente? Quali sono i tipi di dati GIS più comuni ed in cosa si differenziano fra di loro? Come si superano gli ostacoli e quali sono i maggiori vantaggi dell’applicazione dei GIS all’interno dei progetti di cooperazione allo sviluppo? Queste sono solo alcune delle domande a cui daremo una risposta durante la prima lezione.

2. Sincronizzare i progetti Qgis su mobile: Qfield con qsync (docente Giuliano Ramat)
I layer vettoriali si compongono di informazioni contenute sia nelle loro geometrie che nelle tabelle degli attributi. Nella seconda lezione vedremo come analizzare entrambi questi aspetti (con maggiore attenzione alla parte delle tabelle), modificarli in base alle nostre esigenze e creare informazioni derivate integrando le due componenti. Una delle peculiarità di un GIS è appunto quella di poter collocare nello spazio geografico una serie di informazioni e sfruttare questa possibilità nel condurre analisi.

3. Soluzioni indipendenti dal software GIS: Kobo e Smash (docente Giuliano Ramat)
I layer vettoriali (linee, punti e poligoni) non appaiono differenziati al loro interno quando si caricano in un GIS. In questa lezione impareremo a visualizzare i vari elementi con colori, forme e dimensioni diverse in base agli attributi contenuti in tabella che selezioneremo in base alle nostre necessità. In maniera analoga esamineremo le procedure per visualizzare le etichette dei vari elementi definendo inoltre se visualizzarle sempre oppure in un intervallo di scala definito dall’utente.

4. Raccolta dati in campo per il mapping umanitario (docente Maurizio Foderà)
I dati Openstreetmap rappresentano la più grande banca dati libera su scala volontaria disponibile a livello mondiale. Proprio per questo è fondamentale dotarsi di strumenti per una rapida ed efficace ricerca degli elementi richiesti senza dover obbligatoriamente scaricare tutto il set di dati e procedere successivamente a filtrarlo. Qgis, il software open source usato durante questo corso, propone una serie di estensioni gratuite che consentono di trovare e scaricare quello che ci serve in maniera rapida ed intuitiva.

5. Lo strumento JOSM per la raccolta e editazione dei dati (docente Maurizio Foderà)
Oltre a scaricare layer vettoriali esistenti, possiamo anche creare il nostro dato vettoriale a partire da una immagine satellitare scaricata dal web o da una mappa tematica. In questo modulo vedremo sia come poter importare mappe cartacee in un GIS che come usare dati satellitari e altri servizi esistenti creando basi di partenza personalizzate per disegnare i nostri strati informativi, popolarli con informazioni ed integrarli in progetti GIS precedentemente creati per le nostre attività.

6. Creazione di una mappa, strumenti avanzati di visualizzazione (docente Giuliano Ramat)
La peculiarità degli elementi GIS di essere collocati con precisione nello spazio permette di poter rispondere in maniera rapida sia a domande semplici che complesse inerenti le relazioni geografiche fra più layer creando vettori derivati. La possibilità di definire ed automatizzare una serie di analisi in serie, e/o applicare la stessa analisi a tutta una serie di layer, consente di velocizzare le operazioni selezionate riducendo al minimo la possibilità di commettere errori.

7. Immagini dinamiche, atlanti cartografici e WebGIS (docente Giuliano Ramat)
La visualizzazione dei layer attraverso quanto appreso durante le lezioni precedenti può essere integrata con la produzione di analisi statistiche per singole colonne di informazione e/o matrici e relativi grafici personalizzati. I grafici possono essere inoltre prodotti direttamente anche senza passare dall’analisi statistica attraverso delle estensioni di Qgis ed esportate in formato immagine per la loro integrazione in rapporti tecnici o stato di avanzamento progetto.
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